Eccezionale ritrovamento di statue in bronzo a San Casciano dei Bagni
Ventiquattro statue in bronzo conservate da più di 2300 anni. Questo l’importante ritrovamento avvenuto dagli scavi di San Casciano dei Bagni, in Toscana. Il deposito, riemerso in questi giorni, è stato protetto dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre.
“Una scoperta che riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo” annuncia in anteprima all’Ansa l’archeologo Jacopo Tabolli, il giovane docente dell’Università per Stranieri di Siena.
“Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l’Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici – ha commentato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana”.
La scoperta, avvenuta mezzo secolo dopo il ritrovamento dei bronzi di Riace, promette di riscrivere una pagina della storia antica del territorio.
L’eccezionale stato di conservazione all’interno dell’acqua calda della sorgente ha permesso anche di preservare meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise sulle statue prima della loro realizzazione. La gran parte di questi capolavori dell’antichità si data tra il II e il I secolo a.C. Si tratta di un periodo storico di grandi trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani.
La campagna di scavo è stata finanziata dal Comune di San Casciano dei Bagni, grazie anche al contributo di società e fondazioni internazionali. Seguita per il Comune dal dott. Emanuele Mariotti, la tutela è diretta dalla dr.ssa Ada Salvi della Soprintendenza di Siena Grosseto e Arezzo. Alla campagna di scavo, durata 16 settimane hanno partecipato più di sessanta studenti e studentesse provenienti da undici università nazionali e internazionali.
La Sindaca Agnese Carletti ha dichiarato: “Il sogno di ritrovare le antiche terme lega l’attività politico-amministrativa degli ultimi quindici anni e questa nuova grande scoperta ripaga in tutto e per tutto la nostra perseveranza. Ma soprattutto offre a San Casciano un’opportunità che non è solo culturale e turistica, ma è una vera e propria occasione di rinascita. Il museo che nascerà e che ospiterà le eccezionali statue, insieme al futuro parco archeologico che vogliamo realizzare, potranno essere per noi un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che ripopolano il paese ormai per molti mesi all’anno”.
Letizia Rossi