Sicuramente, tra gli attori dei film di Verdone, Mario Brega è stato il personaggio per eccellenza. Ha interpretato il padre in “Un sacco bello”, Er Principe, camionista sgangherato in “Bianco, Rosso e Verdone”, il suocero di Borotalco (Senti st’olive! Queste so greche!).

Una lunga carriera nel cinema, spesso con ruoli di secondo piano, Brega è ricordato per la “trilogia del dollaro” di Sergio Leone (si narra di screzi animati con Cleant Eatwood), ma soprattutto, negli ultimi anni, per la collaborazione con Verdone, quattro film, di cui i primi tre, quelli degli esordi del regista romano, rappresentano un must per i cultori del genere.

A cento anni dalla nascita, nel quartiere Marconi, dove il popolare attore ha vissuto 30 anni, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accompagnato proprio da Verdone, ha scoperto una targa, su via Oderisi da Gubbio, che recita “Qui ha vissuto l’attore Mario Brega, divenuto noto per le interpretazioni nei film di Sergio Leone e di Carlo Verdone, rimaste impresse nella memoria del popolo romano. L’amministrazione comunale lo ricorda a 100 anni dalla nascita”.

Il sindaco ha ricordato l’attore, dicendo “Brega ha saputo cogliere l’identità di Roma in modo apparentemente esagerato, ma sempre con un elemento di dolcezza. Tutti i romani hanno subito colto qualcosa che ci rappresentava, aveva colto qualcosa di noi. Un simbolo della Roma che non c’è più ma c’è sempre dentro di noi”

L’iniziativa è partita dallo scrittore Dario Puntuale, vicino di casa di Brega, che ha coinvolto il Presidente dell’XI Municipio, Gianluca Lanzi, che si è fatto portavoce dell’istanza, portandola al Campidoglio.

Letizia Rossi