Avrebbe potuto essere un insuccesso, a causa della defezione di molti atleti, in primis Sinner e Alcaraz, nel podio del miglior ranking, usciti entrambi doloranti dal torneo di Madrid, alla mancata partecipazione di Berrettini, in attesa del suo troppo rimandato rientro nelle posizioni di vertice, all’uscita prematura di sua maestà Novak Djokovic, battuto al terzo turno dal cileno Alejandro Tabilo, numero 32 della classifica ATP.

Se il bilancio agonistico degli internazionali di Roma non ha raggiunto le vette che questo torneo merita, l’organizzazione non ha certo sofferto. Con un fatturato di 23 milioni di euro di fatturato, sei giornate di tutto esaurito nei biglietti, le sponsorizzazioni in aumento, la Federtennis ha potuto esultare una volta assegnato il trofeo ai vincitori sul campo, che per la cronaca sono stati il tedesco Zverev in campo maschile e la numero uno della classifica Wta, la polacca Iga Świątek in campo femminile, con l’appendice di gloria italiana per il successo nel doppio femminile per la coppia composta da Sara Errani e Jasmine Paolini.

L’indotto generato dalla manifestazione, grazie anche a una saggia collaborazione tra gli organismi sportivi e la città di Roma Capitale, che ha messo a disposizione i luoghi più iconici per la promozione del torneo, è stato di circa 600 milioni di euro, in crescita di circa il 20% rispetto all’edizione precedente.

“La presentazione del torneo al Colosseo, il sorteggio ma soprattutto il video mapping alla Fontana di Trevi, il campo in Piazza del Popolo e il passaggio delle Frecce Tricolori sul Foro Italico, mi hanno emozionato: sono state alcune delle cose più belle che abbiamo visto in questi 24 anni. È curioso che siano capitate tutte insieme, permettendo agli Internazionali BNL d’Italia di essere raffigurati nei posti più iconici del nostro Paese – ha sottolineato il numero uno della FITP, Angelo Binaghi, nel suo intervento –. Inoltre, la presenza del Sindaco, dei Ministri del nostro Governo, le trasmissioni continue della Rai, ci hanno onorato e hanno utilizzato gli IBI per mostrare le eccellenze del nostro Paese. Siamo diventati una delle vetrine più ambite della nostra vita quotidiana”.

“Abbiamo subito quest’anno una vera e propria invasione di pubblico – continua Binaghi – che ha fatto viceversa diventare improvvisamente il site insufficiente. È la prima volta che succede e credo che probabilmente con Sinner e Berrettini in campo, avremmo dovuto chiudere e impedire ulteriore afflusso di pubblico”.

Sarà quindi importante iniziare da subito a pensare delle strategie per il prossimo anno, perché grazie al trend positivo che i nostri atleti hanno nelle classifiche internazionali (non solo Sinner,  pensiamo ai successi di Jasmine Paolini in campo femminile o alla comparsa di 4 giovani tennisti nella Top 50), è importante sfruttare bene questa occasione, facendo decollare gli Internazionali a un livello paragonabile ai tornei del Grande Slam, le potenzialità ci sono tutte.

Letizia Rossi