Con l’inaugurazione avvenuta giovedì 12 ottobre, è iniziata la novantaquattresima edizione della Fiera del Tartufo bianco di Alba. Due mesi di eventi, degustazioni, corsi, laboratori e attività collegate, tra cui spicca il Palio degli Asini, daranno vita a una celebrazione del prezioso tubero che ha fatto conoscere nel mondo la città piemontese.

Una manifestazione da sempre punto di eccellenza nel panorama enogastronomico internazionale, dopo il riconoscimento nel 2017 di Alba come “Città Creativa per la Gastronomia” ha trovato, se possibile, una  nuova spinta. Un evento che ha come fuoco il Mercato mondiale del Tartufo, che si svolge nel centro storico, e che vede la vendita di prodotti provenienti dalle colline delle Langhe, di cui Alba è riconosciuta capitale, del Roero e del Monferrato.

Si potrà visitare la fiera fino al giorno 8 dicembre, due mesi di iniziative che porteranno il territorio piemontese al centro del mondo per la valorizzazione del prezioso tubero.

Già da secoli il tartufo in genere è stato considerato uno degli alimenti più pregiati, e tra questi la varietà “Bianco di Alba” è quello che raggiunge la maggiore valorizzazione sia sotto il punto di vista della qualità sensoriale, che sotto il punto di vista economico. Lo scorso anno è stato battuto il record, con un’asta che ha raggiunto il valore di 184.000 euro per un singolo esemplare.

Con apprezzatori da tutto il mondo, tra i quali il musicista Gioacchino Rossini, che lo definì “il Mozart dei funghi”, anche quest’anno il Tartufo bianco sarà un punto di forza nell’economia del territorio

Letizia Rossi