Turismo del benessere anche per sfuggire all’isolamento, la tendenza spopola tra i Gen Z
Tra bisogni inediti come la JOMO e pratiche innovative come il Mindtrek, il benessere in vacanza è sempre più in espansione. Al Forum di Ecoluxury Fair 2024 gli specialisti Carciofi e Freddi intervengono sul tema
L’Italia è tra i primi 10 paesi con 15,7 mld spesi nel 2022
Il turismo del benessere è una tendenza in continua espansione: in generale, il Global Wellness Institute stima una crescita del settore a un ritmo medio annuo del 16,6% fino al 2027.
Il trend si intreccia con l’esigenza di staccare – davvero – la spina e occuparsi delle proprie condizioni di salute fisica e mentale quando si è in vacanza. Ma anche di non interrompere le routine di benessere mentre si è lontani da casa. Pure di questo si parlerà al Forum di Ecoluxury Fair 2024, la settima edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità, presieduta da Enrico Ducrot, CEO di Ecoluxury Fair e Viaggi dell’Elefante, in programma il 7 novembre, dalle ore 9.30, allo Spazio Field- Palazzo Brancaccio, a Roma.
In un contesto in cui burnout e stress hanno un costo sociale sempre più alto, un crescente numero di aziende decide di investire nel settore benessere, evolvendo così anche il concetto di “vacanza di lusso” che diventa oggi una parentesi senza connessioni, lontano dal digitale e in piena riconnessione con la natura e lo spazio che ci circonda. E anche i dati parlano chiaro: i viaggi maggiormente in trend per i prossimi anni saranno per il 44% soggiorni spirituali, 36% benessere sperimentale, 40% riti del silenzio.
Un dato preoccupante lo fa notare l’autore e docente universitario, nonché pioniere del benessere digitale in Italia, Alessio Carciofi: secondo il rapporto “State of the Global Workplace 2024” realizzato da Gallup in 90 Paesi, lo stress tocca da vicino il 41% dei dipendenti a livello mondiale e il 20% vive una sensazione di solitudine quotidiana, che si accentua nel caso di chi lavora da remoto e di chi ha un’età inferiore a 35 anni. Ecco perché al Forum Ecoluxury, nell’ambito del panel “Dal wellness al mindfulness, il benessere mentale componente essenziale della vacanza” Carciofi dedicherà ampio spazio alle esperienze di JOMO (Joy of Missing Out), oggi sempre più richieste. “Si tratta di contesti nei quali – spiega l’autore del libro “Wellbeing. Il futuro umano e digitale del benessere” – il distacco dalla frenesia digitale e il focus sul presente permettono di rigenerare corpo e mente. Queste tendenze stanno trasformando il turismo e il grande mercato del benessere. Il desiderio è quello di staccare e di riconnettersi a livello sociale, perché di fronte al grande allarme sull’isolamento, specialmente per fasce come la Generazione Z, diventa importante vivere esperienze di viaggio in cui ci si allontana dalla quotidianità e si ristabiliscono le relazioni”.
Sempre stando ai dati del Global Wellness Institute, il valore di questo segmento di mercato è di un trilione di dollari su scala mondiale, 285 miliardi di dollari a livello europeo e, secondo il Global Wellness Economy Monitor, circa 16 miliardi di dollari in Italia. Nel nostro Paese di strada ne è stata fatta, se si pensa che si è passati dai 7,5 miliardi di dollari del 2020 ai 15,7 miliardi del 2022, con un tasso annuale di crescita pari al 45%. Con questi numeri, l’Italia si colloca tra i primi dieci Paesi in cui il turismo del benessere è in espansione.
Allo stesso tempo si affermano pratiche come il “Mindtrek”, ossia la combinazione tra il trekking e la meditazione. Secondo Guido Freddi, ideatore della disciplina, oltre che antropologo culturale specializzato in neuroscienze e buddhismo tibetano, “il Mindtrek è un modo di camminare nella natura a un ritmo tranquillo ma consapevole, che ci riporta nel presente attraverso l’attenzione all’ambiente, al corpo e alla mente, con il fine di risvegliare un senso di autentico benessere e integrazione tra sé e il mondo”. Nel suo libro “MINDTREK – La straordinaria pratica del meditare camminando”, Freddi illustra i vantaggi che si possono trarre dalla pratica della mindfulness in contesti naturalistici, ma anche le esperienze portatrici di salute ed energia che si possono fare stando insieme agli altri in ambienti di grande bellezza paesaggistica.
Quelle descritte sono tutte pratiche ormai divenute essenziali per una piena riconnessione con la natura e con lo spazio che ci circonda. Ecco perché parlare di turismo del benessere non è importante soltanto per descrivere i nuovi trend di viaggio, ma si trasforma in una riflessione sui bisogni della società contemporanea. Chiaramente, anche il settore turistico si sta sempre più avvicinando a questa domanda, offrendo proposte in linea con le nuove esigenze.
Qui il sito web di Ecoluxury https://www.ecoluxury.com/it/ecoluxury-fair