Apre il 23 marzo nelle Sale Chiablese, al Palazzo Reale di Torino, una mostra dedicata al Guercino, uno dei protagonisti del primo seicento italiano.
Giovanni Francesco Barbieri, nato a Cento nel 1591, e morto a Bolgna nel 1666, detto Il Guercino, per uno strabismo a un occhio che lo contraddistinse già da bambino, fu uno dei massimi pittori della scuola emiliana, assieme a Guido Reni, ai Carracci, al Domenichino.
La mostra raccoglie circa 100 opere di Guercino e di altri artisti del suo tempo, provenienti da più di 30 musei, tra cui il Museo del Prado di Madrid e il Monastero di San Lorenzo a El Escorial, ed è stata presentata lo scorso mese al Ministero della Cultura a Roma e a Palazzo Litta a Milano, e raccoglie numerosi capolavori che ripercorrono l’intera carriera del Guercino.
Oltre all’esposizione delle opere, la mostra si pone l’obiettivo di raccontare il mestiere del pittore in quel periodo, le relazioni con la committenza, il rapporto col pubblico. La mostra si basa principalmente sul nucleo delle collezioni sabaude, con una serie notevole di opere, compreso il ciclo dei dipinti commissionati a Bologna da Alessandro Ludovisi, il futuro papa Gregorio XV.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica (lunedì giorno di chiusura settimanale), dalle 10:00 alle 19:00, con apertura il 23 marzo e si protrarrà fino al 28 luglio.
Letizia Rossi
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