Un aeroporto che sarà diverso da tutto ciò che noi abbiamo sempre pensato quando ragioniamo sugli scali che normalmente possiamo vedere nelle nostre città.

L’aeroporto internazionale Al Maktoum, meglio noto come Dubai World Central, è nato recentemente, il primo volo passeggeri è atterrato solo nell’ottobre 2013. Ma in soli dieci anni, con oltre 60 milioni di passeggeri l’anno è diventato uno dei primi cinque scali al mondo, superato solo da quattro scali statunitensi.

Per la città dell’emirato esistono progetti roboanti, Un nuovo aeroporto, da costruire a sud della città, inserito in un nuovo contesto urbano che nascerebbe intorno allo scalo e dovrebbe diventare il fulcro del progetto di sviluppo cittadino. Un piano per portare Dubai al centro dell’economia globale, che vede la previsione, entro il 2050, di un numero di 160 milioni di passeggeri l’anno a fronte dei circa 90 che sono i passeggeri dell’aeroporto attualmente più frequentato al mondo, l’Hartsfield-Jackson di Atlanta.

La visione è quella di trasformarlo in un mega-hub futuristico, con 12 milioni di tonnellate di merci, 145 chilometri quadrati di superfice (più o meno quella della città di Bologna), con un tessuto urbanistico che vede città e aeroporto unirsi indissolubilmente.

“Non stiamo progettando un aeroporto dotato di terminal”, ha detto alla Cnn Paul Griffiths, Ceo di Dubai Airports. “Cambieremo completamente il modello di business degli aeroporti, li renderemo molto più intimi e ci libereremo di tutti i processi legacy a cui abbiamo dovuto sottoporre i nostri clienti per troppo tempo”.

Letizia Rossi