Pochi giorni fa, un video di un turista in visita all’Anfiteatro Flavio ha ripreso una persona che stava incidendo il proprio nome sulle pareti del monumento. Dopo aver chiesto se facesse sul serio, l’uomo ha avvisato la vigilanza, che per conto suo ha avvisato le autorità che hanno fatto partire immediatamente le indagini.

Non è la prima volta che i monumenti in Italia vengono danneggiati. Il caso più clamoroso è stato certamente quello avvenuto nel febbraio del 2015, quando un gruppo di tifosi olandesi del Feyenoord vandalizzò la fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna, episodio per il quale sei tifosi olandesi sono stati condannati con pene fino a 4 anni. Ma sono ripetute le segnalazioni di danneggiamenti, in particolare nella Capitale e a Firenze, le città che vantano il maggior numero di monumenti.

Ovviamente, essendo il Colosseo il simbolo non solo di Roma, ma dell’intera penisola, questo gesto ha generato particolare scalpore e indignazione, anche da parte del  ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha detto “Reputo gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà che un turista sfregi uno dei luoghi più celebri al mondo, un patrimonio della storia come il Colosseo, per incidere il nome della sua fidanzata”.

A seguito delle indagini dei carabinieri del comando di Roma Piazza Venezia è stato identificato, come autore del gesto Ivan Dimitrov, un personal trainer bulgaro 27enne che vive a Bristol e lavora in una palestra della città, assieme alla fidanzata Hayley Bracey. Il responsabile rischia fino a cinque anni di prigione e una multa fino a 15mila euro.

Letizia Rossi