Pupo giudica le canzoni russe sulla guerra, scoppia la polemica
Non poteva non scatenare polemiche la partecipazione di Pupo nella giuria di Road to Yalta, un festival dedicato alle canzoni sovietiche sulla guerra. Come si potrà facilmente immaginare il cantante toscano è stato preso di mira sui social, per la sua scelta, controcorrente rispetto alle prese di distanza dal Cremlino e Vladimir Putin.
Enzo Ghinazzi, questo il vero nome di Pupo, noto per la sua vicinanza con il leader del Cremlino, appare nel manifesto della kermesse, con tanto di foto, come “ospite speciale”. Nel video promozionale lo si vede cantare Bella Ciao, assieme al presentatore della manifestazione, il giornalista russo Ernest Mackevicius, sulla spiaggia di Yalta, città della Crimea occupata dalla Russia dal 2014.
Forte il disappunto apparso sui social, l’hastag #pupovergogna ha collezionato numerosi tweet, e l’indignazione, nelle giornate in cui i bombardamenti russi stanno provocando vittime tra i civili, si concentra anche nella scelta della canzone che, in tutto il mondo è un canto di liberazione, e viene in questo caso usata per giustificare un massacro.
Anche Al Bano, noto per la vicinanza in passato al Cremlino e al Presidente Putin, ha criticato la scelta del collega, “Anche io ho avuto diverse chiamate per fare dei concerti in Russia ma ho declinato – ha detto alla testata LaPresse – Amo il popolo russo ma fino a quando c’è questa situazione, che è inaccettabile, non me la sento“
Letizia Rossi