Il celebre quadro “La ragazza con l’orecchino di perla”, esposto nel museo Mauritshuis dell’Aja (nei Paesi Bassi), è stato oggetto dell’ennesima azione degli attivisti della campagna “Just Stop Oil”.
Così come avvenuto in analoghi casi in diversi musei europei, due attivisti si sono avvicinati al quadro e poi, a favore di camera, si sono incollati al dipinto e hanno lanciato una sostanza sconosciuta contro il quadro. Fortunatamente l’opera d’arte è protetta da un vetro e quindi non avrebbe subito danni, hanno affermato i responsabili del museo.
Quello avvenuto nella città olandese è solo l’ennesimo episodio che ha come oggetto opere d’arte. Nel mese di giugno, a Stoccolma, due ambientaliste hanno imbrattato di vernice rossa un quadro di Monet, a luglio nella Galleria degli Uffizi, alcuni ambientalisti si sono incollati alla Primvera di Botticelli, pochi giorni fa, a Londra, una zuppa è stata lanciata contro i Girasoli di Van Gogh alla National Gallery, mentre all’opera “Il Pagliaio” di Monet nella città tedesca di Postdam è stato lanciato contro un purè di patate.
Pur condividendo le preoccupazioni rispetto alla salute climatica del pianeta, dopo eventualmente le prime azioni dimostrative, non si comprende questa ripetuta strategia di colpire le opere d’arte. Non giova alla causa dei movimenti, oltre a creare preoccupazioni e costi per ripulire le opere dalle bravate
Letizia Rossi
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