Falconi: “Manca la valutazione d’impatto ambientale per le opere a difesa del litorale romano. Tra Fiumicino e Ostia oltre 80% della costa è in forte erosione.
Di Loreto : “Intendiamo far conoscere la situazione attuale della costa del litorale romano, in termini di evoluzione storica nel tempo e degli interventi di gestione sostenibile a difesa delle spiagge”.
“La Regione Lazio ha recentemente approvato nel Lido di Ostia il progetto per la realizzazione di due pennelli parzialmente sommersi tra lo stabilimento Pinetina e lo stabilimento Gambrinus, che non risolverà il problema erosivo del litorale romano. Si tratta di una soluzione palliativa e inefficace, già adottata frequentemente in passato, che oltre a essere costosa economicamente non solo non risolve il problema, ma di fatto può innescare processi di erosione nelle zone limitrofe”. Lo ha affermato Ilaria Falconi, Consigliere nazionale della Società Italiana di geologia ambientale (SIGEA).
“Nel dettaglio – ha continuato Falconi – nel Lazio su 290 km di litorale, le spiagge sono circa 220 km e il 18 % di queste è a rischio erosione. Fra le aree a rischio ci sono le foci fluviali, quindi le zone comprese tra Fiumicino e Ostia. In questo tratto di costa ben 16,20 km, oltre 80% dei 19,80 km di lunghezza, sono in forte erosione. Dati drammatici, che dopo ogni inverno vedono arretrare le spiagge.
La Regione Lazio ha recentemente finanziato un progetto che prevede la realizzazione d’interventi di ripascimento e il posizionamento di un pannello a “T” tra lo stabilimento Pinetina e lo stabilimento Gambrinus nel Lido di Ostia, per una spesa prevista di oltre 2 milioni di euro.
L’esperienza ha dimostrato che, gli interventi di difesa costiera con opere strutturali, come i pennelli, abbiano un’efficacia modesta nel contrastare l’erosione ma, piuttosto possono con la loro presenza generare effetti negativi sull’ambiente emerso e sommerso circostanti. Inoltre, si possono formare correnti di ritorno, aderenti al pennello e/o tra un pennello e l’altro, che sono molto pericolose per i bagnanti che rischiano seriamente di annegare. Dalla loro posa, infatti, sarebbe auspicabile il posizionamento di apposita cartellonistica sulle spiagge al fine di sensibilizzare i cittadini sulla presenza di eventuali pericoli intrinseci (ad es. correnti di ritorno, formazione di buche).
Infine, se si considera che i pennelli sarebbero realizzati in prossimità della spiaggia di Capocotta e della Tenuta Presidenziale di Castelporziano e dell’Area Marina Protetta Secche di Tor Paterno – aree di grande pregio a livello naturalistico – si possono ipotizzare effetti dannosi che la realizzazione dell’opera produrrebbe all’ecosistema dunale. La SIGEA, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come associazione di protezione ambientale ritiene indispensabile che sia avviata al più presto la procedura di valutazione d’impatto ambientale, su quest’opera”.
La Società Italiana di Geologia Ambientale porterà la problematica relativa all’Erosione del Litorale Romano, all’attenzione dell’opinione pubblica con un importante WeBinar.
“La SIGEA ha organizzato in modalità online per il 10 giugno il convegno “Erosione del Litorale Romano. Analisi delle dinamiche e prospettive per uno sviluppo sostenibile” – ha affermato Eugenio Di Loreto, Presidente della Sezione Lazio SIGEA – perché con questa conferenza intendiamo far conoscere la situazione attuale della costa del litorale romano, in termini di evoluzione storica nel tempo e degli interventi di gestione sostenibile a difesa delle spiagge. A conclusione dei contributi tecnico-scientifici sarà svolta una tavola rotonda con la partecipazione degli Enti competenti, le associazioni locali di categoria, i rappresentanti degli Ordini Professionali, le associazioni ambientali, per promuovere iniziative di tutela e valorizzazione del territorio, per una pianificazione partecipata intesa a promuovere l’assetto sostenibile nei processi di gestione delle zone costiere. Questa iniziativa – conclude Di Loreto – rientra tra le attività d’informazione e sensibilizzazione svolte da SIGEA per diffondere e favorire, tra la popolazione, la comprensione del ruolo della spiaggia come ambiente naturale e di sviluppo sostenibile di attività economiche e turistiche”.
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